Immagino che anche tu da bambina abbia imparato a recitare l’Ave Maria.

E hai recitato così: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,…”

Hai riflettuto sulla correttezza di queste parole?

La donna Maria, che portò in grembo e diede alla luce il bambino Gesù, era veramente Madre di Dio, o era semplicemente la madre dell’Uomo Gesù, Dio incarnato?

Affermare che Maria è madre di Dio è un controsenso, in quanto essa ha compiuto l’opera dell’incarnazione, permettendo a Dio di incarnarsi in un Uomo, ma non era madre della divinità (e dunque superiore ad essa).

Andiamo oltre … quando hai recitato prega per noi peccatori ti sei chiesta se Maria è in grado di poter pregare per i peccatori?

La preghiera è uno strumento che Dio ha offerto a noi uomini che viviamo sulla terra, per metterci in contatto, in comunione con Lui. Questo mezzo meraviglioso ci permette di rivolgere a Lui le nostre richieste, di lodarLo, di adorarLo e di intercedere per i nostri fratelli.

Maria è nell’impossibilità totale di fare tali cose, in quanto è morta ed è in attesa della risurrezione dei morti, proprio come tutti coloro che hanno creduto in Cristo Gesù per essere salvati.

Spesso noi facciamo in modo del tutto meccanico le cose che ci sono state insegnate, senza porci tante domande e senza chiederci se la Parola di Dio, la Bibbia, ci dà questo insegnamento da parte di Dio.

Alcuni invece si sono interrogati sull'argomento ed hanno posto delle domande a qualche sacerdote cattolico. La risposta è stata che la tradizione cattolica ha valore quanto la Parola di Dio e dunque è normativa ed affidabile; oppure che le dottrine promulgate dal papato sono attendibili, perché formulate “ex-catedra”, ossia sono venute direttamente da Dio, per mezzo dei Suoi servi.

Infatti, secondo la religione cattolica, la tradizione si deve affiancare alla Parola di Dio, anzi la può superare. E così la parola degli uomini sarebbe più attendibile di quella divina.

Gesù fu molto duro con coloro che osarono soppiantare la Sua Parola con la tradizione:

E Gesù disse loro: «Ben profetizzò Isaia di voi, ipocriti, com'è scritto:

"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.

Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini".

Avendo tralasciato il comandamento di Dio vi attenete alla tradizione degli uomini».

Diceva loro ancora:

«Come sapete bene annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! »” (Marco 7:6-9)

 

Anche l’apostolo Paolo fu molto severo e ammonì i cristiani del primo secolo con queste parole:

“Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo; perché in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità; e voi avete tutto pienamente in lui, che è il capo di ogni principato e di ogni potenza.” (Colossesi 2:8-9)

Se noi "abbiamo tutto pienamente in Lui" cioè in Gesù Cristo, perché dovremmo rivolgerci a qualcun altro?

E, nel caso specifico perché dovremmo rivolgerci a Maria, sua madre terrena?

L'opera che Gesù Cristo ha compiuta sulla croce non è forse sufficiente?

Gesù, non ha detto, prima di spirare: "Tutto è compiuto?"

 

 

Voglio approfondire questo discorso, insistendo sulla dottrina cattolica mariana, perché so che molte donne sono state educate ed incoraggiate a rivolgersi a lei per ottenere delle grazie, per ricevere soccorso nei momenti di dolore. Così le donne sono le più devote adoratrici di Maria.

Questo fatto mi pare comprensibile, in quanto la donna sente naturalmente il bisogno di rivolgersi nelle sue angosce ad una donna, meglio se ad una mamma. Rivolgersi ad un padre, al nostro sommo Padre, può essere per lei innaturale, specie se nella sua vita si è confrontata con un padre assente, dedito esclusivamente al lavoro, ma poco propenso a provvedere ai suoi bisogni affettivi.

Tuttavia il nostro Padre celeste non è un padre assente: anzi, è un Padre meraviglioso:

“Il SIGNORE è pietoso e clemente, lento all'ira e ricco di bontà.” (Salmo 103:8)

Questo Dio, il Creatore dell’universo e il Signore della terra e dei cieli, non accetta che l’adorazione e la lode che Gli sono dovute, vadano a uomini o donne.

Nella legge mosaica, il secondo comandamento afferma:

“Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.

Non ti prostrare davanti a loro e non li servire, perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso;

punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano,

e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.” (Esodo 20:4-6)

Quando adoriamo Maria, o gli altri santi della tradizione cattolica, noi infrangiamo il secondo comandamento, e ci attiriamo il giudizio divino, invece di ricevere la Sua bontà e benedizione che vuole elargirci fino alla millesima generazione.

Sono molto dispiaciuta quando sento delle donne recitare il Rosario, perché so che sono state ingannate ingenuamente; per loro provo compassione, perché mi rendo conto che non hanno ricevuto l'insegnamento che Dio dà nella Sua Parola.

Questa mia paginetta ha lo scopo di far riflettere e di condurre altre donne, come me, a non rimanere nell’ignoranza, ma a cercare la verità, mettendo in discussione ciò che è stato insegnato fin dall’infanzia dalla propria religione.

Non si tratta di abiurare alla propria fede, bensì di porsi con onestà davanti a Dio, chiedendoGli se le cose che ci sono state insegnate di Lui corrispondono alla verità. Nel Suo grande amore, Dio illuminerà tali anime sincere, conducendole alla Sua luce.

Purtroppo, per secoli, il paganesimo si è travestito da cristianesimo e molti sono stati ingannati.

Dio aveva insegnato ad Israele:

“Parla ai figli d'Israele e di' loro:

"Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan,

scaccerete d'innanzi a voi tutti gli abitanti del paese,

distruggerete tutte le loro immagini,

distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro luoghi sacri.” (Numeri 33:51)

I cristiani invece hanno preferito fondere statue d’oro, dipingere immagini di madonne e santi, per indurre le anime pie a prosternarsi davanti ad esse e ad adorarle.

Il monito biblico risuona ancora oggi e non è mutato:

“Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso,

cosa abominevole per il SIGNORE,

opera di un artigiano, e la pone in luogo occulto!” (Deuteronomio 27:15)

La Parola di Dio insegna:

“Son confusi gli adoratori di immagini

e quanti si vantano degl'idoli;

si prostrano a lui tutti gli dèi.” (Salmi 97:7)

“Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanità;

i loro idoli più cari non giovano a nulla;

i loro testimoni non vedono,

non capiscono nulla,

perché essi siano coperti di vergogna.

Chi fabbrica un dio o fonde un'immagine

che non gli serva a nulla?

Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno coperti di vergogna,

e gli artefici stessi non sono che uomini!

Si radunino tutti, si presentino!...

Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme.”

(Isaia 44:9)

 

 

Vorrei ora prendere in considerazione alcuni appellativi che la chiesa cattolica ha destinato a Maria, madre di Gesù, ovvero Regina del Cielo, Mediatrice, Corredentrice, Avvocata.

Li citerò uno dopo l'altro, seguiti da alcune considerazioni tratte dalla Bibbia, la Parola di Dio.

Non sono tutti gli appellativi, con cui Maria è stata chiamata, ma solo alcuni e i più importanti.

 

Maria, Regina del cielo

Papa Benedetto XVI ha esortato i fedeli a recitare il "Regina Cœli", ovvero una invocazione alla madre di Cristo, affinché preghi Dio al posto nostro, quale intermediaria, tra Dio e gli uomini. Maria viene dunque chiamata “Regina del cielo”. La Bibbia ha qualcosa da dire al riguardo:

“I figli raccolgono legna, i padri accendono il fuoco,

le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo

e per fare libazioni ad altri dèi, per offendermi.

È proprio me che offendono, dice il SIGNORE,

non offendono essi loro stessi, a loro vergogna?” (Geremia 7:18)

Il culto della regina del cielo è molto antico: già le donne del popolo d’Israele avevano abbandonato il culto del vero Dio per dedicarsi a quello di questa divinità.

“Quanto alla parola che ci hai detta nel nome del SIGNORE,

noi non ti ubbidiremo, ma vogliamo mettere interamente in pratica tutto quello che la nostra bocca ha espresso: offrire profumi alla regina del cielo, farle delle libazioni, come già abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri capi, nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme; allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo nessuna calamità; ma da quando abbiamo smesso di offrire profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza di ogni cosa; siamo stati consumati dalla spada e dalla fame. Quando noi offriamo profumi alla regina del cielo e le facciamo delle libazioni, è forse senza il consenso dei nostri mariti che le facciamo delle focacce a sua immagine e le offriamo delle libazioni?» (Geremia 44:16-18)

Sotto una forma o un’altra questa regina del cielo è sempre esistita in numerose religioni pagane; si chiamava Astarte, Ishtar, Isis, Afrodite, Diana, Venere, ecc… Il cattolicesimo antico non fece altro che sostituire questo culto con quello di Maria.

Il Rosario, ossia la serie di preghiere in onore di Maria è esistito molto prima che Pietro l’Eremita non lo adottasse nel cattolicesimo alla fine del XI° secolo, e questo rosario non era certo cristiano!

Anche a questo proposito la Bibbia ha qualcosa da dire:

“Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani,

i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole.

Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate.” (Matteo 6:7)

Con queste parole, il Signore Gesù Cristo ci esorta a rivolgere le nostre preghiere esclusivamente al Padre celeste, che conosce i nostri bisogni ed interviene nelle nostre necessità.

 

 

Maria, Mediatrice

Se pensi che Maria possa fare da mediatrice tra Dio e gli uomini, sei in inganno, perché la Bibbia afferma:

“Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini,

Cristo Gesù uomo, che ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti-“ (1 Timoteo 2:5)

Nessuno può intercedere presso il Padre celeste, se non Dio stesso.

E infatti la Bibbia dice: “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.” (Romani 8:26)

E ancora: “Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi. (Romani 8:34)

Da questi due passi delle Sacre Scritture è evidente che solo lo Spirito Santo e Gesù Cristo possono intercedere per noi presso il Padre celeste. Perché possono farlo? Perché sono due persone della divinità, e dunque sono in stretto contatto con la terza persona della trinità, cioè Dio Padre. Nessun uomo, vivo o morto, potrebbe mai farlo!!!!

 

Maria, Corredentrice

Maria, alla fine dei suoi giorni, è morta ed è in attesa della risurrezione, in quanto ha creduto nel Figlio di Dio per avere salvezza.

Non per niente disse queste parole:

“E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore,

e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,

perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva.” (Luca 1:46)

Ciò che fa grande il personaggio di Maria, nella Bibbia, è proprio la comprensione della propria indegnità di fronte al compito che Dio le aveva affidato: quello di dare alla luce il Dio incarnato. Era assolutamente convinta della propria bassezza, del proprio umano peccato, e di dover indegnamente portare a compimento l’opera per cui Dio l’aveva scelta. Sapeva bene di essere peccatrice, perché parla di Dio come del suo personale Salvatore, e questo indica che aveva bisogno di salvezza.

Il Concilio Vaticano II pone in evidenza il ruolo di Maria come corredentrice, collegandolo alla sua cooperazione alla redenzione di Cristo. In esso si parla della “Mediazione” di Maria quale “Corredentrice dell’umanità”, come la chiama espressamente anche il Papa Giovanni Paolo II.

Ma era impossibile che una peccatrice potesse partecipare alla redenzione dell’umanità, perché la salvezza degli uomini poteva essere compiuta solo da un Giusto, senza peccato, immacolato e giusto, come “l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo” (Giovanni 1:29)

Se qualcuno afferma che anche Maria non aveva peccato, che era Immacolata, fa Dio bugiardo, perché la Bibbia afferma:

"Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,

ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia,

mediante la redenzione che è in Cristo Gesù." (Romani 3:23-24).

Appare evidente dalle parole di Paolo che TUTTI hanno peccato, Maria compresa.

E infatti Paolo ribadisce: "Non c'è nessun giusto, neppure uno." (Romani 3:10)

L'unico che non ha mai peccato e che non è stato concepito nel peccato è stato Gesù, chiamato dalla Parola di Dio, il Giusto.

Il cattolicesimo afferma invece che Maria fu concepita senza peccato.

"Maria nel primo instante della sua concezione, per una grazia speciale, è stata preservata pura da ogni macchia di peccato originale." (Bernardo Bartmann, Manuale di Teologia Dogmatica, vol. II, pag. 168).

Il dogma dell’immacolata concezione di Maria fu emanato da Pio IX nel 1854: "La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale" (Bolla Ineffabilis Deus dell’8 dicembre 1854).

 

Dalla Parola di Dio emerge chiaramente che solo Gesù Cristo è il nostro Redentore!

Infatti questo termine è solo e sempre riferito alla Persona della divinità.

 

 

Infine vorrei citare ancora un titolo che viene rivolto a Maria, madre di Gesù Cristo, un titolo che non le spetta, perché è un titolo che la Bibbia dà al Figlio di Dio:

Maria, Avvocata

Il titolo di "Avvocata" risale a sant'Ireneo. Trattando della disobbedienza di Eva e dell'obbedienza di Maria, egli afferma che al momento della Annunciazione "la Vergine Maria divenne l'Avvocata" di Eva (Haer. 5,19,1; PG 7,1175-1176).

Infatti, con il suo "sì" avrebbe difeso e liberato la progenitrice dalle conseguenze della sua disobbedienza, divenendo causa di salvezza per lei e per tutto il genere umano.

Secondo il cattolicesimo, Maria eserciterebbe il suo ruolo di "Avvocata", cooperando sia con lo Spirito Paracleto, sia con Colui che sulla croce intercedeva per i suoi persecutori e che Giovanni chiama il nostro "avvocato presso il Padre". Come madre, ella difenderebbe i suoi figli e li protegge contro i danni causati dalle loro stesse colpe. I cristiani cattolici invocano Maria come "Ausiliatrice", riconoscendone l'amore materno che vede le necessità dei suoi figli ed è pronto ad intervenire in loro aiuto, soprattutto quando è in gioco la salvezza eterna.

Purtroppo molte donne cadono nell’inganno di pensare che Maria possa oggi essere la loro avvocata, la loro ausiliatrice, come se noi avessimo bisogno di una donna presso il Padre celeste, a proteggerci e intercedere per noi. Abbiamo già visto ampiamente che questo compito spetta di diritto al Figlio Gesù Cristo e allo Spirito Santo, la cui opera è principalmente proprio questa.

La Bibbia afferma con precisione e senza mezzi termini che noi abbiamo solo un Avvocato, Gesù Cristo, il giusto:

"Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate;

e se qualcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto.

Egli è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati,

e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo." (1 Giovanni 2:1-2)

 

 

Termino questa mia paginetta, esortandoti a riflettere seriamente sulle dottrine in cui hai creduto fino ad oggi.

Al termine di questa lettura, tu sei responsabile davanti a Dio, perché il giorno che risponderai alla Sua presenza del tuo operato, non potrai dire di non essere stata avvertita.

Il nostro compito come donne credenti è di avvertire: 

Predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole,

convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza.

Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina,

ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie,

e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.

Ma tu sii vigilante in ogni cosa. (2 Timoteo 4:2-5)

 

Ti prego, sii vigilante in ogni cosa e non lasciarti distogliere le orecchie dalla verità per volgerti alle favole!

 

Per approfondire l’argomento ti consiglio di leggere altre pagine interessanti:

http://camcris.altervista.org/mariadot.html

http://camcris.altervista.org/rosario.html

http://camcris.altervista.org/madonna.html

http://camcris.altervista.org/mariane.html

 

 

Se vuoi meditare sulla persona di Maria, madre del Salvatore e Signore Gesù Cristo, partendo da ciò che afferma la Parola di Dio,

 puoi andare alla pagina seguente: Maria, madre di Gesù

Claudia

      claudia@donnecristianenelweb.it

 

 

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