Dio è saggio - Giosafat

                                           

 RIASSUNTO DELLA VITA DI GIOSAFAT

    E’ stato re di Giuda:  salì al trono a trentacinque anni e il suo regnò durò venticinque anni (1 Re 22:41-51)

    Figlio di Asa e di Azuba : suo padre era timorato di Dio (2 Cronache 14:1-4)

Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi del Signore, suo Dio. Tolse via  gli altari degli dei stranieri, e gli alti luoghi; spezzò le statue, abbattè gli idoli di Astarte. Ordinò a Giuda di cercare il Signore, Dio dei suoi padri, e di mettere in pratica la sua legge ei suoi comandamenti. Tolse anche via da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e le colonne solari; e, sotto di lui, il regno ebbe pace.” 

    Fu uno dei migliori re di Giuda perché seguì il Signore  (2 Cronache 17: 3-6)

 “Il Signore fu con Giosafat, perché egli camminò nelle vie che Davide suo padre aveva seguite da principio, e non cercò i Baali, ma il Dio di suo padre; si comportò secondo i suoi comandamenti, senza imitare quel che faceva Israele. Perciò il Signore assicurò il potere del regno nelle mani di Giosafat; tutto Giuda gli portava doni, ed egli ebbe ricchezza e gloria in abbondanza. Il suo coraggio crebbe seguendo le vie del Signore; e fece anche sparire da Giuda gli alti luoghi e gli idoli di Astarte.”

 

    Inaugurò un sistema per l’istruzione religiosa del popolo  (2 Cronache 17:7-9)

 “Il terzo anno del suo regno mandò i suoi capi Ben-Ail, Obadia, Zaccaria, Natanaele e Micaia, a insegnare nelle città di Giuda. Con essi mandò i leviti Semaia, Netania, Zebadia, Asael, Semiramot, Gionatan, Adonia, Tobia e Tob-Adonia, e i saerdoti Elisama e Ieoram. Ed essi insegnarono in Giuda. Avevano con se il libro della legge del Signore; percorsero tutte le città di Giuda, e istruirono il popolo.”

 

    Ordinò ai giudici di essere corretti (2 Cronache 19: 6-7)

 “Badate bene a quello che fate; poiché voi amministrate la giustizia, non per servire un uomo ma per servire il Signore; il quale sarà con voi negli affari della giustizia. Ora il timor del Signore sia in voi; agite con prudenza, poiché presso il Signore, nostro Dio, non c’è perversità, né favoritismi, né si prendono regali.”

 

   Quando le nazioni vicine lo attaccarono confidò in Dio (2 Cronache 20: 12)

 “Poiché noi siamo senza forza, di fronte a questa gran moltitudine che avanza contro di noi; e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su di te!”

 

   Si mostrò debole quando si alleò con il re d’Israele Ieoram  (2 Re 3: 1-3 ; 6-7)

 

Ierom, figlio di Acab, cominciò a regnare su Israele a Samaria l’anno diciottesimo di Giosafat, re di Giuda, e regnò dodici anni. Egli fece ciò che è male agli occhi del Signore; ma non quanto suo padre e sua madre, perché tolse via la statua di Baal, che suo padre aveva fatta. Tuttavia egli rimase attaccato ai peccati con i quali Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto peccare Israele; e non se ne distolse.”

“Il re Ieoram uscì da Samaria e passò in rassegna tutto Israele; poi si mise in marcia, e mandò a dire a Giosafat, re di Giuda: «Il re di Moab si è ribellato contro di me; vuoi venire con me alla guerra contro Moab?» Quegli rispose: «Verrò; conta su di me come su te stesso, sul mio popolo come sul tuo, sui miei cavalli come sui tuoi.»

 

 

Dio è saggio  - 2 Cronache 20:1-3, 13-20 - SCHEMA

Giosafat

PROBLEMA =  Deve affrontare l’esercito dei Moabiti e degli Ammoniti che vogliono distruggere Giuda. (2 Cronache 20:1-2)

REAZIONE =  In un primo momento ebbe paura ma poi cercò l’aiuto e il consiglio dell’Eterno. (2 Cronache 20:3) 

CI INSEGNA A =

·         CERCARE IL SIGNORE = Deuteronomio 4:29, Luca 11:10, Salmo 105:4

·         CERCARE LA SAGGEZZA DEL SIGNORE = Daniele 2:20, Isaia 28:29, Giacomo 3:17

 

La saggezza si manifesta con delle conseguenze nella vita di chi la ricerca:

1.     CONSEGUENZA: la sicurezza e la tranquillità (Proverbi 1: 33)

2.     CONSEGUENZA: le benedizioni (Proverbi 4:10)

3.     CONSEGUENZA: un fondamento solido (Matteo 7:24)

4.     CONSEGUENZA: una ricchezza inestimabile (Proverbi 8:11)

5.     CONSEGUENZA: una forza (Ecclesiaste 7:19)

6.     CONSEGUENZA: una percezione delle verità di Dio (Osea 14:9)


La saggezza porta all’unica vera salvezza (Isaia 31:1-3)
                                              
La saggezza ci rivela Dio in tutte le sue caratteristiche ( 2 Cronache20:6-7)

LA RISPOSTA DI DIO = Dio ordina di presentarsi alla battaglia e di restare fermi. (2 cronache 20:17)    

CI INSEGNA A = AVERE FIDUCIA NEI CONSIGLI DEL SIGNORE = Isaia 53:8

LA RISPOSTA DEL POPOLO =  Tutto il popolo insieme al suo re ubbidì fedelmente a ciò che Dio aveva decretato con un atteggiamento che ci insegna a:

·         CREDERE NEL SIGNORE NOSTRO DIO = 2 Cronache 20:20

·         LODARE IL SIGNORE = 2 Cronache 20:21

·         RINGRAZIARE IL SIGNORE = 2 Cronache 20:26-27

INSEGNAMENTO = Dio non ci lascia soli ad affrontare i pericoli, si fa carico delle nostre battaglie che sono già vinte in Cristo Gesù. Ci invita a conoscerlo sempre di più attraverso la sua Parola e a richiedere la sua saggezza. (Giovanni 16:33, 1 Samuele 9:27, Giacomo 1:5)

  SCOPO = Far guidare le scelte della nostra vita e il nostro comportamento quotidiano, dagli insegnamenti e dal timor di Dio. (Proverbi 31:10-31, Deuteronomio 6:6-9)

 

Che ognuna di noi possa veramente:

  •  Tenere nel cuore la saggezza di Dio

  •  Insegnare ai propri figli la saggezza di Dio

  •  Parlare  in ogni momento della saggezza di Dio

  •  Lasciare guidare le proprie azioni dalla saggezza di Dio

  •  Scegliere per mezzo della saggezza di Dio

  •  Avere la saggezza di Dio come emblema della propria vita

Dio è saggio  - 2 Cronache 20:1-13 - Prima ricerca

 

Leggendo questo brano vediamo che Giosafat deve affrontare un bel problema:  i Moabiti e gli Ammoniti hanno riunito i loro eserciti per conquistare e distruggere Giuda.

La prima reazione di fronte a questo pericolo è di paura ma subito dopo Giosafat cercò l’aiuto e il sostegno di Dio:

versetto 3 “Giosafat ebbe paura, si dispose a cercare il Signore, e bandì un digiuno per tutto Giuda.”

Ma cosa significa disporsi a cercare il Signore?

Che cosa dobbiamo fare concretamente per cercare il Signore?

Cercare corrisponde ad una azione precisa. Se perdiamo qualcosa, soprattutto se è un oggetto di valore o che ha un particolare significato, ci facciamo in quattro per ritrovarlo. Siamo disposte anche a mettere sotto sopra la casa pur di riaverlo! Il cercare comporta quindi una nostra attivazione, un mettere in campo e in movimento tutte noi stesse!

Es. predisporre il nostro cuore e la nostra mente all’ascolto del Signore chiudendo fuori per un attimo tutto ciò che ci distrae, pregare ricordando che Dio è l’unico vero aiuto, aprire la Bibbia e ricercare quei versetti che sono alla base della nostra fede e delle nostre certezze.

“Ma di là cercherai il Signore, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua.” (Deuteronomio 4:29)

“Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa.” (Luca 11:10)

“Cercate il Signore e la sua forza, cercate sempre il suo volto.” (Salmo 105:4)

Spesso quando arrivano i problemi ci verrebbe più facile piangersi addosso oppure cercare da noi la soluzione più semplice  e meno pericolosa. Giosafat doveva affrontare non un piccolo problema ma un esercito ben armato, una battaglia mortale per il suo popolo. Essendo un grande re avrebbe potuto convocare i suoi generali per preparare un forte esercito, controllare le sue difese, organizzare le armi, evacuare e mettere al sicuro le donne e i bambini oppure avrebbe potuto anche arrivare ad un compromesso con il nemico .Anche noi siamo chiamati ad affrontare delle battaglie ed ecco perché l’esempio di Giosafat è veramente importante: lui ci  insegna a ricercare la saggezza di Dio!

 

“Sia benedetto eternamente il nome di Dio

perché a Lui appartengono la saggezza e la forza.” (Daniele 2:20)

“Anche questo procede dal Signore degli eserciti;

meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza.” (Isaia 28:29)

“La saggezza che viene dall’alto, anzitutto è pura;

poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.” (Giacomo 3:17)

 

 Come abbiamo letto in Giacomo, la saggezza di Dio è veramente ricca di tante caratteristiche, non ha un solo aspetto ma si manifesta in tanti modi. Ha sempre uno scopo, un fine e risulta produttiva (porta buoni frutti). Non è quindi fine a se stessa ma ha delle conseguenze reali che si manifestano nella vita di chiunque la ricerca:

1.     CONSEGUENZA: la sicurezza e la tranquillità - “Ma chi mi ascolta starà al sicuro, vivrà tranquillo, senza paura di nessun male.” (Proverbi 1: 33)

2.     CONSEGUENZA: le benedizioni - “Ascolta, figlio mio, ricevi le mie parole, e anni di vita ti saranno moltiplicati.” (Proverbi 4:10)

3.     CONSEGUENZA: un fondamento solido - “ Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato ad un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sulla roccia.” (Matteo 7:24)

4.     CONSEGUENZA: una ricchezza inestimabile - “ Poiché la saggezza vale più delle perle, tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono” (Proverbi 8:11)

5.     CONSEGUENZA: una forza - “La saggezza da al saggio più forza che non facciano dieci capi in una città” (Ecclesiaste 7:19)

6.     CONSEGUENZA: una percezione delle verità di Dio - “Chi è saggio ponga mente a queste cose! Chi è intelligente le riconosca! Poiché le vie del Signore sono rette; i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno.” (Osea 14:9)

 

Giosafat, confidando in Dio dimostra quindi di aver bene a mente che l’unico che ha saggezza e che può dare saggezza è Dio. Per riconoscere questo ha dovuto mettere da parte il suo Io, il suo orgoglio, infatti nella sua preghiera riconosce di essere senza forza (versetto 12).

Affidarsi alla saggezza di Dio, e non a quella che molti uomini mettono in campo,  porta quindi all’unica vera salvezza.

“Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso, hanno fiducia nei cavalli, confidano nei carri, perché sono numerosi, e nei cavalieri, perché sono molto potenti, ma non guardano al Santo d’Israele e non cercano il Signore!

Eppure anch’Egli è saggio; fa venire il male e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa dei malvagi e contro il soccorso degli artefici d’iniquità.

Gli egiziani sono uomini, e non Dio; i loro cavalli sono carne, e non spirito; quando il Signore stenderà la sua mano il protettore inciamperà, cadrà il protetto, e periranno tutti assieme.” (Isaia 31: 1-3)

 

Questa è la grande certezza che Giosafat ha scoperto durante il corso della sua vita: la salvezza viene solo dal Signore ed è nel momento della prova, che si aggrappa più che mai,  a quelle verità che Dio stesso gli ha manifestato.

Nella sua preghiera (versetti 6-7) infatti si ricorda che:

  • L’Eterno è il Dio dei cieli

  • L’Eterno è il sovrano di tutte le nazioni

  • L’Eterno è il detentore della forza e della potenza

  • L’Eterno è il liberatore

Anche noi in questi incontri delle donne stiamo studiando le caratteristiche di Dio, caratteristiche che devono essere ogni giorno ben chiare per diventare così delle armi vincenti per contrastare gli attacchi del nemico. Fino ad ora abbiamo visto che Dio è: amore, sovrano, onnipotente, buono, onnisciente ……. Ma quante ancora dobbiamo scoprirne?

 

 

Dio è saggio  - 2 Cronache 20:1-13 - Seconda ricerca

 

 

Vediamo ora come il Signore ha risposto alla preghiera di Giosafat:

versetto 17  “Questa battaglia non sarete voi a combatterla:

presentatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che il Signore vi darà.

O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non vi sgomentate;

domani, uscite contro di loro, e il Signore sarà con voi.”

 

Dio ordina al popolo di presentarsi e di restare fermi. Questo consiglio se viene analizzato da un uomo può apparire solo in un modo: insensato e con un alto rischio di sconfitta! Ma se guardato secondo la prospettiva di Dio acquista un altro significato.

“Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri,

né le vostre vie sono le mie vie, dice il Signore.” (Isaia 53:8)

Tutto il popolo insieme al suo re ubbidì fedelmente a ciò che il Signore aveva decretato e nei loro atteggiamenti troviamo tre insegnamenti che devono essere per tutte noi tre paletti da piantare nella nostra vita  a maggior ragione nei momenti di prova:

Il ringraziamento avvalora l’aiuto che il Signore ci ha fornito.

Il popolo non ha dovuto fare proprio niente, Dio ha pensato veramente a tutto! (versetti 22-23) I nemici si sono distrutti tra di loro senza bisogno di nessun tipo di intervento da parte di Giuda. Dio aveva ragione quando ha detto:

versetto 15 “ Non temete e non vi sgomentate a causa di questa gran moltitudine; poiché questa non è battaglia vostra, ma di Dio”

Dio non ci lascia di certo da soli ad affrontare i pericoli, Lui si fa carico personalmente delle nostre battaglie che in Cristo Gesù sono state già vinte sulla croce per noi!

“Vi ho detto queste cose, affinchè abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazioni; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo.” (Giovanni 16:33)

Impariamo a riposarci e a confidare nella saggezza di Cristo, a ricercare tutti i giorni, attraverso una conoscenza profonda e personale della sua persona, un contatto diretto con la sua Parola. Essa infatti ci istruisce e ci invita a fermarci per ascoltare quello che il Signore ha da dirci.

“Ma tu fermati e ti farò udire la Parola di Dio” (1 Samuele 9:27)

Ma la Bibbia ci invita anche a chiedere in preghiera quella saggezza di cui abbiamo bisogno per affrontare ogni situazione e ogni aspetto.

“Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data.” (Giacomo 1:5)

 

Dio è saggio  - Proverbi 31:10-31  - Terza ricerca

 

Proverbi 31:10-31

In questi passi troviamo indubbiamente la descrizione di una donna saggia: possiamo leggere che sa portare avanti i suoi impegni, si prende cura della famiglia con estrema efficacia, sa parlare al momento giusto con le parole e i toni più corretti; insomma è una donna che splende in ciò che fa e che si dimostra un vero esempio per chi ha accanto. Ogni volta che leggo questi versetti, personalmente mi sento sempre mancante perché mi sembra che assomigliare a questa donna virtuosa sia troppo difficile! Questa descrizione delle volte, più che essere un incoraggiamento, può rivelarsi come uno scoraggiamento se letta in modo sbagliato. La chiave di svolta per una corretta lettura sta nel:

versetto 30 “La grazia è ingannevole e la bellezza è cosa vana;

ma la donna che teme il Signore è quella che sarà lodata.”

Queste parole ci fanno capire che questo modo di essere non è certo frutto delle nostre capacità e delle nostre forze, ma è il risultato del timore di Dio, di una scelta concreta nel voler seguire il Signore. Questa deve essere la base, accettare Cristo come Salvatore del nostro cuore deve essere il nostro punto di partenza!

Se questo cambiamento non avviene come possiamo avere timore di Lui?

E soprattutto che senso avrebbe ricercare la sua saggezza?

E’ la consapevolezza di essere una peccatrice perdonata per l’opera di Cristo sulla croce, che mi spinge a conoscere e a ricercare la sua Parola di verità. Già nel vecchio testamento Dio esorta il popolo d’Israele a non allontanarsi dai suoi insegnamenti:

“Questi comandamenti che oggi ti do, ti staranno nel cuore;

li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando starai seduto in casa tua,

quando sarai per la via, quando ti coricherai e quando ti alzerai.

Te li legherai alla mano come un segno,

te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi

e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua città.” (Deuteronomio 6:6-9)

 

Che ognuna di noi possa veramente :

·         Tenere nel cuore la saggezza di Dio

·         Insegnare ai propri figli la saggezza di Dio

·         Parlare  in ogni momento della saggezza di Dio

·         Lasciare guidare le proprie azioni dalla saggezza di Dio

·         Scegliere per mezzo della saggezza di Dio

·         Avere la saggezza di Dio come emblema della propria vita

 

Sara Todde

 

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