La moglie di Giobbe ha sofferto quasi tutte le tribolazioni del marito. 
     Salute a parte, ha perso anche lei tutto: casa, la famiglia, proprietà. 
     Il suo atteggiamento e la sua reazione sono esattamente quelli che Satana si aspettava da Giobbe. Ironia della sorte, l'obiettivo di Satana è stato realizzato nella moglie di Giobbe e non in Giobbe  stesso.

La moglie di Giobbe si è resa conto che aveva ceduto alla manovra di Satana? 
Ha compreso di aver risposto alla disgrazia soltanto sulla base dei propri sentimenti, diventati in lei sorgente di amarezza? 

Non conosciamo la risposta a queste domande. 

Tutto ciò che sappiamo è che ha reagito come la maggior parte della gente in quelle circostanze: 

si è arrabbiata con Dio ed ha insistito perché Giobbe facesse lo stesso. La maggior parte della gente avrebbe agito in quel modo. La maggioranza avrebbe suggerito la stessa cosa. 


 

Il personaggio della moglie di Giobbe (descritto in Giobbe 2:9; 19:17; 31:1O) è introdotto dopo quello di Giobbe, uno dei più ricchi e più grandi uomini del suo tempo. Ha perso tutto il suo bestiame, le mandrie, i cammelli e tutti i suoi figli. In più è malato di una malattia dolorosa e fastidiosa, probabilmente la lebbra.

Mentre è seduto fuori delle mura della città, Giobbe non incolpa Dio di ciò che gli è successo. Sua moglie, probabilmente non così fedele e certamente non così paziente, e gli suggerisce:

"Ma lascia stare Dio, e muori!" 
(Giobbe 2:9)

La moglie di Giobbe senza dubbio considera la morte rapida come il metodo migliore per sfuggire alla situazione. E' una donna normale, che non riesce a sopportare con il marito la sofferenza e non riesce così a riportare la VITTORIA meravigliosa di fidarsi di Dio anche se non capisce le circostanze in cui vive.


 

Vi è tuttavia un altro lato della moglie di Giobbe. Aveva resistito di fronte all'afflizione del marito, alla perdita di tutti i loro figli e dei beni materiali: era sopravvissuta a queste prove. Come suo marito, era sconcertata in mezzo a così tante calamità. La causa del suo discorso potrebbe essere stata ispirata da compassione e amore verso il marito. Probabilmente preferiva vederlo morire che soffrire in quel modo.

Benché non si parli di lei nei capitoli di chiusura del libro, si scopre in Giobbe 42:14 che tre figlie, Jemima, Kezia e Keren-happuch, e diversi figli, sono nati a Giobbe successivamente. Probabilmente la moglie di Giobbe ha preso parte a questa nuova gioia, magari rammaricandosi per la propria mancanza di fede nel momento in cui aveva detto al marito "maledici Dio e muori".


        
Ogni volta che soffriamo, la nostra fede è messa alla prova. 
Dio ha veramente tutto sotto controllo la situazione?

C'è un senso a quello che ci accade? 

Se lasciamo che le emozioni prendono il controllo, come la moglie di Giobbe, malediremo Dio e saremo come lei: amare, arrabbiate ed insensate.

 

Sara

 

La sofferenza mette alla prova la nostra fede in Dio.

 

"Poiché l'ira Sua è solo per un momento,
ma la Sua benevolenza è per tutta una vita.
La sera ci accompagna il pianto;
ma la mattina viene la gioia.
"

Salmi 30:5

 

© Pagina stampabile per uso personale.

Ogni altro uso deve essere concordato con l'autore o con "Donne cristiane nel Web".

 

 

  sara@donnecristianenelweb.it