Se il SIGNORE non costruisce la casa,

invano si affaticano i costruttori;

se il SIGNORE non protegge la città,

invano vegliano le guardie.

Invano vi alzate di buon mattino

e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; 

Egli dà altrettanto a quelli che ama,

mentre essi dormono."

Salmo 127

 

Due modi di costruire la propria famiglia

   

Secondo i dati forniti dall'Istituto Nazionale di Statistica, in Italia nel corso del 1997, si sono celebrati oltre 273 mila matrimoni, ma più di 93.500 sono state le separazioni ed i divorzi.      Queste cifre mi hanno fatto riflettere sulle sempre più diffuse difficoltà, incontrate anche dalle coppie cristiane: crisi insormontate, incomprensioni che si trascinano da anni, conflitti non sanati all'interno della coppia.  

    Per un cristiano, il matrimonio è la cosa più importante dopo la sua conversione a Dio. L'uno e l'altra lo impegnano per tutta la vita. Tutti e due sono da prendere sul serio e devono essere preparate con cura e con il soccorso della grazia divina. 

Un matrimonio secondo Dio, diceva Hudson Taylor, fondatore di una delle più grandi missioni operante in Cina, deve significare due missionari sul campo. Se una coppia è mal assortita rischia, purtroppo, di essere soltanto una "metà".                 

Da dove può venire il fallimento di un matrimonio?... Da una scelta azzardata, dalla decisione precipitosa, da una mancanza di riflessione, dall'assenza di preghiera prima di prendere una decisione definitiva. Nella Bibbia troviamo un passo molto interessante:

"Rallégrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza,

e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza;

cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore

e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi;

ma sappi che, per tutte queste cose,

Dio ti chiamerà in giudizio!"   

(Ecclesiaste 12:1) 

 

Per saper scegliere bene, occorre considerare due modi di costruire.

 

 

1. Costruire senza l'aiuto di Dio 

"Io intrapresi grandi lavori; mi costruii case; mi piantai vigne;

mi feci giardini, parchi, e vi piantai alberi fruttiferi di ogni specie;

mi costruii stagni per irrigare con essi il bosco dove crescevano gli alberi...

Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte... Ho anche odiato ogni fatica che ho sostenuta sotto il sole, e di cui debbo lasciare il godimento a colui che verrà dopo di me.

Chi sa se egli sarà saggio o stolto? Eppure sarà padrone di tutto il lavoro che io ho compiuto con fatica e con saggezza sotto il sole. Anche questo è vanità...

Quando ho applicato il mio cuore a conoscere la saggezza e a considerare le cose che si fanno sulla terra, perché gli occhi dell'uomo non godono sonno né giorno né notte, allora ho scrutato tutta l'opera di Dio e ho visto che l'uomo è impotente a spiegare quello che si fa sotto il sole; egli ha un bell'affaticarsi a cercarne la spiegazione; non riesce a trovarla; e anche se il saggio pretende di saperla, non però può trovarla."

 

Il re Salomone

Una casa fondata senza Dio, una città di cui protezione non gli è stata affidata, un lavoro intrapreso senza il timore di Dio, sono tre cose vane, votate al fallimento. Interroghiamo la storia! Cosa resta oggi dei lavori immensi iniziati e portati a termine dal grande re Salomone? Nulla!... solo un muro nudo ai piedi del quale la sua discendenza piange e geme da secoli: il muro del pianto! 

 

 

2. Costruire con l'aiuto di Dio 

 

"Beato chiunque teme il SIGNORE e cammina nelle sue vie!

Allora mangerai della fatica delle tue mani,

sarai felice e prospererai.  

Tua moglie sarà come vigna fruttifera, nell'intimità della tua casa;

i tuoi figli come piante d'olivo intorno alla tua tavola.

Ecco così sarà benedetto l'uomo che teme il SIGNORE."          (Salmo 128)

Confrontati con delle realtà millenarie la sfida delle generazioni non ha che una alternativa: continuare ad accontentarsi di ciò che accade "sotto il sole", oppure ritornare all'Autore di ogni cosa e guardare al di sopra del sole, a Dio stesso.

La soluzione ai conflitti, la felicità di cui si parla nel Salmo 128, dipende innanzitutto dalla relazione che hanno i due attori principali nella famiglia: l'uomo e la donna. Il segreto della felicità risiede nel TEMERE L'ETERNO, nel CAMMINARE NELLE SUE VIE!

I primi frutti spirituali di un cristiano appaiono nella sua casa: soddisfazione professionale, felicità familiare, prosperità sociale, sono buone testimoni della benedizione divina.

 

"Una donna virtuosa chi la troverà?

Il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle.

Il cuore di suo marito confida in lei, ed egli non mancherà mai di provviste.

Lei gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita.

Apre la bocca con saggezza, e ha sulla lingua insegnamenti di bontà.

Sorveglia l'andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia."  (Proverbi 31: 10 -27)

 

Lo spirito e l'accortezza  di una moglie sono cose vitali per il bene del marito e la prosperità della propria famiglia. Il regno della fiducia è la condizione primordiale della felicità della coppia. La sobrietà dei termini, la giustezza degli argomenti, la presenza di Dio sono effettive ma ogni ingerenza estranea crea un compromesso. S'impone rispetto.

Dio considera la famiglia come un santuario. Una famiglia che reclama una posizione in Gesù Cristo è una cosa sacra. Le relazioni con gli altri avvengono in funzione della salvaguardia del santuario dove regna la comunione con Dio.

Le ore d'intimità, di relax, di giochi in famiglia non sono tempo perso. E' vero che il nostro ritmo di vita è spesso frenetico, tuttavia i legami che uniscono i componenti della famiglia, se sono rinforzati dalla fede, avranno la meglio quando verranno gli attacchi che vorranno minare gli insegnamenti ed i principi morali insegnati.

 

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