Amore. É una parola che fa sognare tutti, ancor di più noi ragazze. Il pensare a questo sentimento ci fa venire la tremarella alle gambe, sussulti allo stomaco e guance rosse...ancor di più se siamo innamorate!

Per un futuro immaginiamo di accogliere a braccia aperte nostro marito, dopo una giornata di lavoro, al suo rientro, o un suo bacio tenero, una sua carezza, la gioia di una famiglia.....la fantasia và correndo imperterrita ...ma....stop! Dobbiamo fermarci!

Perché, mi chiederete? Semplice: per quanto possa essere bello questo sogno, non dobbiamo, e parlo direttamente alle ragazze, lasciare che "visioni" o desideri di questo tipo ci guidino. L'Unico e il Solo che può farlo é il Signore! 

Egli guida il matrimonio, antecedentemente il fidanzamento e, ancor di più, guida anche la donna nel suo percorso in prospettiva di questi progetti. Noi ragazze siamo portate ad accelerare i tempi per la nostra inguaribile natura di romanticone, che ovviamente provoca tutti quei "sogni".

Tuttavia, se non mettiamo nel nostro cuore il pensiero di Cristo e della Sua guida, credetemi, non avremo/te mai la relazione che tanto desiderate.

Nel momento in cui la donna vuole mettere la proprio vita nelle mani del nostro potente Gesù, deve chiedere perdono, comportandosi in caso di peccato, come Maria Maddalena: unse i piedi di Cristo con olio e profumi, li bagnò con le sue lacrime e li asciugò con i suoi capelli... il suo atto di sottomissione e pentimento l'ha portata ad essere perdonata e salvata!

Ora, partendo da questa base, di fronte a questo desiderio, ci possiamo comportare in due modi, sintesi delle nostre due nature interne:

o appena vediamo un ragazzo facciamo tutto di fretta, senza tenere conto della volontà di Dio e autodistruggendoci;

oppure operiamo in modo diametralmente opposto.

Chiaro é che la prima mossa sia completamente sbagliata e non giova al nostro rapporto e la nostra vita col Padre Celeste.

Se ammettiamo di scegliere la prima mossa, cosa succede?

Leggiamo Genesi 16, dal versetto 3:

 "E Sarai disse ad Abramo: ecco il Signore mi ha fatta sterile.

Va dalla mia serva, forse avrò progenie da lei.

Sarai dunque, moglie d'Abramo, dopo che ebbe dimorato dieci anni nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar e la diede per moglie a suo marito. Ed egli andò da Agar, che rimase incinta..."

La parola chiave in questi versetti è: FRETTA!!

La fretta, la smania di avere un figlio da parte di Sarai e la famosa progenie di Abramo ha portato al peccato. Ecco la risposta al quesito. Peraltro peccato dalla doppia valenza: non fu solo tradimento a Dio, visto che aveva fatto ad Abramo una promessa "Mira al cielo e conta le stelle...cosi sarà la tua progenie" (Genesi 15:5), dunque non c'era motivo di correre o di affrettare i tempi, ma ha portato ad una conseguenza gravissima cioè la nascita di Ismaele, colui che darà vita ad un popolo che "é contro tutto e tutti", v 12.

La fretta porta al peccato, alle sue sofferenze e ad una recisione netta della coppia, mai guidata da Dio. La fretta nasce dalla mancanza di fede. Infatti non dobbiamo credere che non ci sia altro modo di agire!

Non avere fretta significa confidare in Dio, cioè credere che un giorno il Signore ci darà la possibilità di realizzare i nostri desideri, confacenti alla Sua volontà.

Togliamoci dalla testa di dover NOI cercare l'uomo. Dio ci metterà davanti la Sua promessa.

Per realizzare tutto questo bisogna prima che cresciamo nelle vie del Signore:

"Cercate prima il regno di Dio e la Sua giustizia, e tutte le altre cose vi saranno sopraggiunte." (Matteo 6:33)

 

Ragazze, amiamo prima il nostro Papà celeste e se vorrà, ci verrà dato altro.

Abbiate pazienza! Perché la pazienza (opposta alla fretta) produce esperienza (maturità in questo senso) e l'esperienza la speranza (di realizzare un progetto di questa portata).

"Ora la speranza non delude, perché l'amore di Dio é stato sparso nei nostri cuori mediante lo Spirito Santo." (Romani 5: 3-5)

Tutto quello che é stato detto, tratto dalla Parola, si é avverato in Ruth.

Questa donna, raccontata nella Bibbia, rimasta vedova, si é consacrata a Dio, accettando un popolo non suo e una fede non sua, essendo una moabita. Sua suocera Naomi volle che si allontanasse per ricrearsi una vita, ma "Ruth rispose a Naomi: non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te, perché dove andrai tu andrò anch'io ...il tuo popolo sarà il mio e il tuo Dio sarà il mio Dio." (Ruth 1:16)

La nostra cara sorella si é gettata nelle mani di Dio!

Essendo vedova, quale poteva essere il suo desiderio? Ritrovare marito!

Ma invece Ruth pensò a tutt'altro: rinunciò alla prospettiva di un marito, per di più straniero, per Dio e per Naomi e si dedicò appieno al lavoro.

Ma il Signore, nella Sua infinita bontà, ha fatto in modo che le venisse messo davanti il suo futuro amore: Boaz, padrone dei terreni.

Dopo la sua ricerca verso Dio, non l'ha arricchita, come promette in Matteo 6?

Ruth, inconsapevolmente, ha aspettato che Dio operasse,cosi il Signore l'ha portata direttamente all'uomo della sua vita.

Ragazze, pensate!

La parola del Signore ci dà anche modo di riflettere su come dobbiamo rapportarci.

Leggiamo Ruth 3:3 "Lavati, dunque, profumati, indossa il tuo mantello e sali all'aia; ma non farti riconoscere da lui prima che abbia finito di mangiare e bere. E quando se ne sarà andato a dormire, osserva il luogo dove dorme; poi va, alzagli la coperta dalla parte dei piedi,  e coricati li".

Mi chiederete perché abbia scelto questo versetto. La risposta é semplice: in questi umili versetti, pur caratterizzati dalla tradizione "israelita", abbiamo capito come la donna deve comportarsi nei confronti dell'uomo.

Curata (v.3) andrà da lui, ma non lo sedurrà coricandosi al suo fianco, bensì ai suoi piedi, rispettandolo e aspettando una sua decisione. (v.4b)

Cosi dobbiamo comportarci!

Ragazze "Noi siamo state fatte in un modo stupendo" (adattamento del salmo 139:14) e non dobbiamo atteggiarci in modo da perdere la nostra purezza e quello splendore di cui godiamo. Ricordate tutto questo!

Questo avvertimento va anche agli uomini.

Leggiamo dal versetto 9 dello stesso capitolo "Chi sei? Le chiese.

E lei rispose: sono Ruth, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva poiché tu hai il diritto di riscatto.

Ed egli: Sii benedetta dal Signore, figlia mia! La tua bontà da adesso supera quella di prima, poiché non sei andata dietro a dei giovani, poveri o ricchi.

Non temere dunque perché farò per te tutto quello che dici poiché qui danni che sei una donna virtuosa".

Boaz aveva davanti a se una donna molto bella e avrebbe potuto tranquillamente unirsi a lei, avendo persino il diritto riscatto (maggiore diritto di altri di sposarla, per motivi ereditari), ma non l'ha fatto!

Anzi l'ha onorata, riconoscendo in lei la virtù e facendo in modo che nessuno sapesse che era stata là con lui per non coprirla d'Infamia (v14).

L'amore non si dimostra nell'atto fisico, ma in questi istanti bellissimi di tenerezza e promessa.

In seguito Boaz farà in modo di sposare la donna amata (v 13).

In tutti questi passaggi, la guida di Dio é stata assolutamente visibile!

Nel momento in cui Ruth ha scelto il Signore, ha ricevuto la Grazia di stare con la suocera, di lavorare, di incontrate Boaz, e infine di concepire una figlio (v.13).

Anche un figlio, coronamento d'amore, é una grazia del Signore!

Una domanda sorge spontanea: perché Boaz ha accettato subito Ruth?

Perché non solo l'amava, ma anche perché "tutti qui sanno che sei una donna virtuosa" (3:11).

Ragazze, noi dobbiamo avere fisso in mente il concetto di virtù, e non solo nella nostra purezza, ma anche nella nostra coscienza e comportamento.

Importante per questo é leggere Proverbi 31, dal versetto 10.

Credetemi, seguendo il Signore, la coppia da Lui voluta sarà completa e non mancherà assolutamente di romanticismo!

Provate a leggere il libro del "Cantico dei Cantici" di Salomone. Sfido chiunque a dire che esista un libro più romantico di questo!

Non ho mai letto frasi d'amore più belle e romantiche di questo libro in tutta la mia vita! Eppure permeano di Dio e del Suo infinito Amore!

Il nostro buon Padre non permetterà mai che vacilliate, perché Egli vi ama di un amore infinito!

Dopo tutto questo percorso, la domanda tipica é: ma quanto tempo bisogna aspettare affinché il nostro Dio ci risponda?

Garantisco che un tempo preciso non c'é.

Il Signore non opera nel momento in cui ci aspettiamo che lo faccia!

La Sua preconoscenza porta alla scoperta del partner nel momento in cui saremo pronte e mature, ma soprattutto confacente alla Sua volontà e al Suo piano perfetto.

Inoltre il Signore non ha la percezione del tempo come l'abbiamo noi, perché per Lui "Mille anni sono come in giorno ed un giorno come mille anni." (Pietro 3:8)

Mai fare programmi!

Il Signore ama la coppia perché il Suo Amore si mostra nella vita di questa. Fu Dio a creare la coppia nel momento in cui capì che Adamo non poteva rimanere da solo, dandogli la compagna d'amore e d'avventura.

Il suo tenerci al matrimonio si dimostra persino nel fatto che il primo miracolo che compì, in forma d'uomo, Sulla terra, fu durante i festeggiamenti di un matrimonio! (Giovanni 2)

Con Dio viene a crearsi un triplo legame indissolubile! Mai creare un legame a due senza quello basilare: sarebbe instabile!

Care amiche, seguiamo la volontà di Dio e non deludiamolo, perché Lui non lo ha mai fatto!

 

Serena La Torre

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