Quand’ero  piccola, mio nonno mi raccontava sempre delle  bellissime fiabe, le sere d’inverno, mentre eravamo seduti attorno al fuoco della stufa.

Ricordo  una  fiaba che  iniziava così:

"C’era una volta, tanti  anni fa, una piccola rondine di nome Tabi che abitava in  un bellissimo giardino con  alberi e fiori profumati; in mezzo al giardino c’era anche un laghetto con dei bellissimi cigni. A Tabi, il Signore aveva donato davvero un bel giardino!

Ma la rondine, per uno strano motivo che nessuno è mai riuscito a comprendere, invece di volare nel giardino  si rinchiuse in una gabbia dorata.

A volte Tabi, da dentro la gabbia osservava con un velo di tristezza le altre rondini che  volavano nel cielo.

Anche a Tabi, era  venuto il desiderio di uscire fuori dalla gabbia e volare via assieme alle alte rondini, ma  appena si avvicinava al piccolo uscio della sua gabbia dorata, la paura di volare gli impediva di spiccare il volo.

 

Gli anni passavano e Tabi diventava sempre più triste: nel suo cuore c’era come un vuoto, una profonda  malinconia, una struggente nostalgia, che  la faceva soffrire.

Quando ormai aveva perso ogni speranza di volare, ecco che  all’improvviso avvertì dentro il cuore come un dolore acuto e profondo, un dolore che quasi  le toglieva il respiro;  poi  una  dolcissima voce che  diceva:

“Tabi,  tu sei preziosa ai miei occhi e onorata ed io ti amo.

Non temere perché io sono con te.

Ricorda che nell’amore non c’è paura, anzi, l’amore perfetto caccia via la paura...”

Tabi non riusciva a capire il significato di quelle frasi e neppure di chi fosse quella voce.  Poi  non ebbe alcun dubbio: quella voce così dolce, così colma d’amore, era la voce  di Gesù. Improvvisamente, una gran pace entrò dentro il suo piccolo cuore, accompagnata da una forza che non era la sua.

Subito, si senti  libera di volare; perciò con po’ di timore aprì con il becco la porticina della sua gabbia dorata, ed  inizio  a volare, alzandosi prima un poco da terra, poi  più in alto, sempre più in alto. Il cuore le scoppiava, dalla felicità! Era così felice che non riusciva a smettere di volare.

Dopo alcuni giorni, stanca ormai di volare decise di  riposarsi  un po’ sul tetto di una  vecchia capanna. Da  lontano vide arrivare altre rondini ... inizialmente due, poi tre, poi se ne aggiungevano  altre... e altre ancora.   Era la prima volta che Tabi vedeva da vicino così tante rondini; in passato le aveva viste volare nel giardino, quando alzandosi  in volo  sfioravano la sua gabbia dorata, ma ora erano li, vicino a lei!

Era piacevole parlare con loro,  parlavano dell’amore di Gesù, dello  stesso Gesù che aveva  parlato  a Tabi e che l’aveva resa  libera di volare!

Le rondini parlavano di cose che ti scaldano il cuore, di cose nuove, cose che Tabi non conosceva ancora, ma che gli davano gioia.

Era così felice che decise di restare con le rondini ancora  per un po'. Le ore, i giorni e i mesi passavano così velocemente, che quasi Tabi non si accorgeva del tempo che scorreva. Dentro di sè pensava di  sognare e diceva  alle  rondini: “Se questo è un sogno, vi prego amiche mie, non svegliatemi più!”

A volte, pensava agli  anni sprecati dentro quella gabbia dorata; ma ormai, era inutile pensarci perché facevano parte del passato e il passato non si poteva  riprendere.

Tabi, voleva gustare attimo dopo attimo, la felicità di quel momento; non voleva perdere un solo istante della compagnia delle sue amate rondini; continuava  a parlare e a volare  con loro... che bella quella loro amicizia, perché tramite la stessa fede in Gesù, erano diventate sorelle .

 

Le rondini  si vedevano puntualmente ogni giorno sopra il tetto della vecchia capanna dove si erano incontrate per la prima volta; chi arrivava per prima aspettava le altre  e quando tutte erano presenti, si  alzavano in volo. Era meraviglioso vederle alzarsi  in  volo tutte assieme, in un unico cinguettio, un unico  battito d’ali!

Come ogni giorno, anche quel giorno Tabi si mise ad aspettare le rondini, ma dopo ore di attesa  le rondini non arrivarono... passavano i giorni e Tabi continuava a fissare l’orizzonte...

Quando ecco che da lontano, intravide le sue amate rondini... subito, volò loro incontro con le lacrime agli occhi per la felicità di averle ritrovate! Ma le rondini, per uno strano motivo, non la riconoscevano più. Lei continuava a volare vicino a loro, dimostrando l’affetto di prima... ma qualcosa era cambiato.

 Tabi, non riusciva a capire, non si dava pace... senza le amate rondini, il giardino che prima era allegria e gioia, ora era  diventato silenzioso e triste. Dalle rondini Tabi, si sentiva amata ed ora non c’erano più … era rimasta nuovamente sola.

Non le restava che una cosa da fare: tornare nella sua gabbia dorata!

Ma  mentre si avviava tristemente, verso la gabbia dorata, ecco che Tabi risente ancora quella voce, che con la stessa dolcezza ripete:

“Non temere Tabi... Ricorda, nell’amore non c’è paura... anzi, l’amore perfetto caccia via la paura!

Le rondini sono volate via, ma Io, sono qui ancora accanto a  te!

Non sempre le cose si possono capire … a volte, vanno solo accettate.

 

Oggi ripenso alla storia che mi raccontò mio nonno e ne comprendo meglio il significato spirituale.

Accade nella vita cristiana che i nostri fratelli e sorelle in Cristo ci deludano.

Gesù Cristo ci ama talmente tanto che non ci deluderà mai, perché l'amore di Dio è perfetto!

Se la Chiesa ci delude, anche noi possiamo deludere.

Ma questo non deve in alcun modo isolarci dagli altri.

Dio ha creato l’uomo come “essere sociale” e desidera  che il cristiano viva nella comunità dei credenti.

Le delusioni che possiamo incontrare non devono isolarci ma, al contrario, infondere in noi una maggior forza, una maggior convinzione!

Nulla  potrà mai distruggere la bellezza e la gioia e della comunione fraterna, perché Dio stesso protegge i Suoi figli e la Sua chiesa.

Damaris

 

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