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  Sicuramente avrai sentito, tramite i media, del continuo proliferare delle sette.

Di seguito, troverai un breve schema che ti aiuterà ad identificare una setta, od un comportamento settario.

Inoltre per ogni punto riferito alla setta, ti propongo un parallelo con il comportamento di Gesù e degli apostoli e con il loro insegnamento.

 

“Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene,

che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,

che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!” (Isaia 5:20)

 

I gruppi settari, siano essi di stampo religioso, politico o culturale, condividono la stessa solida convinzione: quella di essere in possesso della verità assoluta e di esserne gli unici detentori.

Per poter diffondere la “loro verità” hanno una serie di comportamenti molto comuni:

 

Praticano la destabilizzazione mentale dell’individuo.

Hanno grandi esigenze finanziarie, sia per sostenere il loro impegno di diffusione della setta che per rimpinguare le tasche del loro capo o guru.

Provocano la rottura con l’ambiente di origine del futuro adepto, cercando in ogni modo di staccarlo dalla famiglia, screditandola.

Praticano sovente degli oltraggi e degli abusi all’integrità fisica dell’individuo.

Reclutano i bambini, sfruttandoli allo scopo di diffondere il loro credo.

Nel loro linguaggio si intravedono le loro malcelate intenzioni anti-sociali.

Provocano a volte dei disordini dell’ordine pubblico.

Hanno all’ordine del giorno delle contese giudiziarie.

Arrivano in alcuni casi ad infiltrarsi nei poteri pubblici, per poter acquistare potere.

 

Che grande differenza con il comportamento terreno di Gesù Cristo e con i Suoi insegnamenti e quelli degli apostoli, contenuti nella Sacra Bibbia!

 

Gesù non ha mai cercato di destabilizzare l’individuo, anzi Egli comunica al credente la Sua vita: “Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza.” (Giovanni 10:10).

Ha proclamato ad ogni uomo l’amore e la grazia di Dio ed è venuto per salvarci, per guarire le nostre anime e renderci liberi dalla schiavitù del peccato:

“Lo spirito del Signore, di DIO, è su di me,

perché il SIGNORE mi ha unto per recare una buona notizia agli umili;

mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato,

per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi,

l'apertura del carcere ai prigionieri,

per proclamare l'anno di grazia del SIGNORE,

il giorno di vendetta del nostro Dio;per consolare tutti quelli che sono afflitti.” (Isaia 61:1-2)

 

Ecco l’insegnamento della Parola di Dio riguardo al denaro:

“Infatti l'amore del denaro è radice di ogni specie di mali;

e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.” (1Timoteo 6:10)

“La vostra condotta non sia dominata dall'amore del denaro;

siate contenti delle cose che avete;

perché Dio stesso ha detto: «Io non ti lascerò e non ti abbandonerò».” (Ebrei 13:5)

 

Gesù e gli apostoli hanno sempre dato un grande valore all’istituzione del matrimonio ed alla famiglia:

“Ma d'altronde, anche fra di voi, ciascuno individualmente ami sua moglie, come ama sé stesso;

e altresì la moglie rispetti il marito.” (Efesini 5:33)

“Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà;

poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri.” (Ebrei 13:4)

 

Il comportamento non violento è uno degli insegnamenti chiave del Vangelo. Gesù stesso ha subito gli oltraggi senza ribellarsi.

“Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi;

soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente.” (1 Pietro 2:23)

E i suoi discepoli :

“Talvolta esposti agli oltraggi e alle vessazioni;

altre volte facendovi solidali con quelli che erano trattati in questo modo.

Infatti, voi simpatizzaste con i carcerati e accettaste con gioia la ruberia dei vostri beni,

sapendo di possedere una ricchezza migliore e duratura.” (Ebrei 10:33)

 

Gesù amava molto i bambini e li accoglieva tra le Sue braccia, dicendo:

“Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli;

perché vi dico che gli angeli loro, nei cieli, vedono continuamente la faccia del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 18:10)

“Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me,

meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare.” (Matteo 18:6)

 

Il Cristianesimo è tutto fuorché anti-sociale. L’insegnamento  di Cristo e degli apostoli è sempre stato a favore della sottomissione alle autorità:

“Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono stabilite da Dio.

Perciò chi resiste all'autorità si oppone all'ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene e avrai la sua approvazione.” (Romani 13:1-3)

 

Gesù si sottraeva con prudenza, ma anche con autorità, agli attacchi dei Farisei che volevano provocare dei disordini e lo stesso fecero gli apostoli. Tuttavia sia Gesù, sia i Suoi discepoli furono accusati ingiustamente di provocare disordini.

“Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare.

Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra.” (Giovanni 8:6)

 

Gesù, nei Vangeli, ci esorta a non contendere mai con il prossimo con processi e l’insegnamento degli apostoli va nella stessa direzione:

 “Fa' presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora per via con lui, affinché il tuo avversario non ti consegni in mano al giudice e il giudice in mano alle guardie, e tu non venga messo in prigione.” (Matteo 5:25)

“Quando qualcuno di voi ha una lite con un altro, ha il coraggio di chiamarlo in giudizio davanti agli ingiusti anziché davanti ai santi?…

Certo è già in ogni modo un vostro difetto che abbiate fra voi dei processi. Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto qualche danno?” (1 Corinzi 6:1-7)

 

Cristo ci ha fornito un modello di umiltà, di non ingerenza nelle cose pubbliche. Egli sapeva di non essere venuto per regnare, ma per soffrire! Il giorno verrà in cui Egli regnerà su tutta la terra e con Lui regneranno tutti coloro che l’hanno accettato come Salvatore e Signore delle loro vite.

Ma oggi, per tutti i cristiani, non è ancora il momento di regnare, semmai di soffrire per il loro Signore e di essere “stranieri e pellegrini” (1 Pietro 2:11), sapendo che “quanto a noi, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo anche il Salvatore, Gesù Cristo, il Signore.” (Filippesi 3:20)

 

 

Fai ora la differenza tra chiunque ti volesse offrire la SUA VERITA’, indottrinandoti e riducendoti in una schiavitù mentale che ti impedirà di esercitare il tuo libero giudizio e il tuo discernimento.

 

Gesù ha detto:

“Io sono la via, la verità e la vita;

nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.”

(Giovanni 14:6)

“Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli;

conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.”

(Giovanni 8:31-32)

 

Accetta Gesù nella tua vita come tuo personale Salvatore, confessaGli i tuoi peccati e chiediGli perdono: conoscerai la verità e sarai veramente libero!

Claudia

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