Intervista ad una coppia che vuole vivere per Cristo
Cari Michel e Serenella, parlateci di voi 2.
MICHEL:
Mi chiamo Michel, sono nato a Ginevra, 50 anni fa. Sono sposato con Serenella
e sono padre di due ragazzi: Olivier di 15 anni e Bertrand di 12. Abitiamo in
un paesino della campagna ginevrina. Lavoro da 30 anni in una compagnia
d'assicurazioni, come giurista.
SERENELLA: Mi chiamo Serenella e sono la
moglie di Michel e la mamma di due ragazzi. Ho avuto una formazione
commerciale come segretaria d'azienda.
MICHEL:
Nato in una famiglia cristiana da diverse generazioni, sono stato allevato,
fin da piccolo, in un ambiente cristiano. Sono dunque venuto alla fede in modo
naturale. Attraverso gli insegnamenti di mia madre prima, poi delle insegnanti
della scuola domenicale, mi ricordo di aver accettato fin da piccolissimo le
basi della fede. Questa fede nascente si è sviluppata e fortificata durante il
periodo dell'adolescenza. Infatti, in seguito alle prime difficoltà e prove
della vita, ho potuto fare delle utili e benefiche esperienze personali con
Dio, che mi ha rivelato il Suo amore e la Sua fedeltà.
SERENELLA: Fin dalla tenera età, ho
sentito parlare dell'amore di Dio. Dovevo avere 5 o 6 anni quando iniziavo a
porre delle domande ad un missionario che ci visitava regolarmente. Avevo un
vivo interesse per il cose di Dio, volevo sapere, imparare e capire. Verso i
12 anni, con lo stesso interesse, andavo tutti mercoledì sera alle riunioni di
giovani della mia chiesa. Ero felice di conoscere sempre meglio il mio
Salvatore. Infatti, avevo compreso molto in fretta la grandezza del Suo
sacrificio e del Suo amore. Ho capito che il sangue di Cristo era colato per
per sulla croce, per i miei errori e che accettandolo nella mia vita come
Salvatore personale, mi aveva riconciliata con Dio Padre, tre volte santo che
non può accettare il male. Da allora, il Cristo mi apriva il cielo e mi
accordava una vita eterna in Sua presenza. Leggevo la Bibbia e pregavo con
cuore sincero.
MICHEL:
Desideriamo sottolineare che tutte le preghiere dei bambini, degli adolescenti
o dei giovani hanno esattamente lo stesso valore agli occhi di Dio, proprio
come quelle degli adulti. Dio ama i bambini, gradisce le loro preghiere e
vuole rivelarsi ad essi.
SERENELLA: Avevo sottolineato nella mia
Bibbia, un versetto che mi accompagna sempre. Nel vangelo di Matteo al
capitolo 6, versetto 33 sta scritto: «Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte
queste cose vi saranno date in più.» Ho realmente e sinceramente
ricercato la volontà di Dio nella mia vita. Volevo essere degna del Suo grande
amore. Questo non è sempre stato facile, né evidente. Talvolta ho anche pianto
per questo. Ma il Signore è sempre stato fedele, mi ha aiutata, sostenuta,
guidata, incoraggiata e protetta. Mi ha soprattutto aiutata a fare le scelte
importanti della mia vita. Durante gli anni, la mia fede si è sviluppata, ed è
cresciuta. Alcuni anni dopo, ho preso la decisione di essere un fedele
testimone di Dio e di servirLo praticamente. Mi sono impegnata nella mia
chiesa come monitrice. Poi ho avuto il privilegio di fare la scuola biblica.
Per un anno, ho imparato a conoscere meglio la Bibbia e l'immenso amore di Dio
per tutti gli uomini. Il Signore ha fatto delle cose grandi nella mia vita, e
ancora oggi sono meravigliata e Gli rendo onore e gloria. Ha avuto la grande
bontà di ascoltare le preghiere di una ragazzina. Vorrei anche testimoniare la
mia riconoscenza per i miei genitori, e tutti gli amici che mi hanno
circondata di preghiere, fino ad oggi. Che prezioso sostegno! Credo
all'importanza e alla potenza della preghiera!
MICHEL: Ci siamo incontrati perché
lavoravamo nella stessa compagnia d'assicurazioni per un certo periodo.
SERENELLA: Alcuni anni dopo, ci siamo
ritrovati nella stessa chiesa. Abbiamo constatato allora che avevamo la
stessa
fede, la stessa speranza e che avevamo le stesse convinzioni spirituali.
MICHEL: È molto importante, per l'uno e
per l'altra, avere fiducia in Dio nel campo dei sentimenti, e nella scelta di
un marito o di una moglie, con il quale si deve condividere tutta la vita.
SERENELLA: Sapevamo per esperienza, che
il Signore fa ogni cosa bene al momento giusto e che sarebbe intervenuto in
questo campo, come era già intervenuto in molti altri. Effettivamente, è
intervenuto meravigliosamente. Ancora oggi, dopo tanti anni di matrimonio, non
possiamo che ringraziare e lodare Dio, per il modo in cui ci ha uniti.
Qual è la definizione di famiglia?
MICHEL: La famiglia, formata dai
genitori e dai figli, è la cellula di base di tutta la società umana. È nella
famiglia che sono insegnate e vissute le prime regole della vita in comune,
che sono definiti i diritti e gli obblighi di ognuno, che si impara a
rispettare il prossimo, ad amarlo ed aiutarlo. È nell'ambito della famiglia
che si può iniziare a conoscere Dio e a condividere la fede cristiana. La
famiglia, voluta da Dio, è un elemento essenziale di ogni paese democratico.
SERENELLA: La presenza di due genitori
sposati nell'amore, nel rispetto, nella fiducia e nella verità è per noi la
formula che offre la maggiore garanzia per la crescita armoniosa del bambino.
Attraverso l'amore sincero dei suoi genitori, il bambino scopre cos'è l'amore,
e a maggior ragione, l'amore di Dio. Impara anche la sottomissione, il
rispetto dell'altro e la disciplina. Dobbiamo tuttavia ammettere che il
compito dei genitori non è affatto facile! L'educazione di un bambino non si
fa in un giorno. Di fronte all'ampiezza delle nostre responsabilità, ci
sentiamo molto piccoli. Per questo chiediamo a Dio umilmente, tutti i giorni,
di essere il nostro aiuto e di darci la saggezza necessaria per educare bene i
nostri figli e per far scoprire loro i veri valori. Preghiamo anche tutti i
giorni per loro e li sottoponiamo alla protezione divina.
Una grande educatrice cristiana, Claire-Lise de Benoît diceva: «Beati i bambini, i cui genitori hanno pregato per loro fin dal concepimento».
Con l'aiuto ed il sostegno di Dio, vorremmo che la nostra famiglia abbia un'influenza positiva su quelli che ci circondano. Questa è la nostra preghiera, per tutte le famiglie che leggono la nostra testimonianza.
Secondo voi, si può essere felici? Qual è la definizione di felicità?
MICHEL: Per me, la felicità è essere in
pace con Dio. Questa pace con Dio è accessibile e tutti grazie all'opera che
Gesù Cristo ha compiuto, morendo sulla croce, per riconciliarci con Dio.
Quando siamo in pace con Dio, siamo anche in pace con noi stessi e con gli
altri.
SERENELLA: Tutti cercano la felicità, in
tutti i campi, soprattutto quello dei divertimenti e del denaro, ma noi
crediamo, anzi ne siamo persuasi, che Cristo è il Solo in grado di dare la
felicità. La Bibbia lo dice chiaramente: «Vi lascio pace; vi do la mia pace.
Io non vi do come il mondo dà.» Sta a noi cercarla al posto giusto!
Che importanza ha per voi la Bibbia?
MICHEL: Per noi la Bibbia è la Parola di
Dio. Nella Bibbia Dio mi parla, m'insegna, mi ha permesso di conoscere la
salvezza, mi conduce, m'incoraggia e mi consola. La Bibbia è un tesoro senza
limiti. D'altronde la Bibbia è sempre un best-seller, il libro più tradotto,
più venduto e più letto al mondo. Rimane il SOLO libro il cui autore è sempre
presente quando lo si legge.
SERENELLA: Anche per me, la Bibbia è il
tesoro più grande che esista. Non la lascio chiusa e polverosa su un ripiano
della biblioteca. Non servirebbe a NULLA. Per poter scoprire le ricchezze di
un cofano, bisogna aprirlo. È la stessa cosa per la Bibbia, bisogna aprirla e
leggerla. Le sue ricchezze sono senza fine, anche dopo parecchi decenni di
lettura.
Pensate che i cristiani abbiano un compito particolare in questo mondo?
MICHEL: Sì, assolutamente e d'altronde
la Bibbia ci ricorda che i cristiani dovrebbero essere il sale della terra e
delle luci nel mondo. Hanno dunque un compito particolare da compiere nel
mondo.
Gesù Cristo ci chiede di essere i Suoi testimoni su questa terra e di riflettere il Suo amore. Tentiamo di farlo prima con il nostro comportamento e poi con le nostre parole. Un gran numero di nostri contemporanei sono inquieti, scoraggiati, delusi di fronte a molte situazioni in cui qualsiasi sentimento umano sembra scomparso completamente. A volte è sufficiente poca cosa, uno sguardo, un gesto d'incoraggiamento, un ascolto attento, una telefonata, una parola dolce od un piccolo favore per ridare fiducia, speranza ed un senso alla vita.
SERENELLA:
Assolutamente! Viviamo in seno ad una società angosciata, sovente disperata.
Quante persone sole, malate, oppresse da mille problemi. Dobbiamo essere, per
molti di queste persone, malgrado i nostri errori e le nostre debolezze e
soprattutto con l'aiuto di Dio, dei veri segni d'amore. La nostra
preoccupazione non deve essere di condividere una religione, ma la vera
speranza. Che la nostra testimonianza sia sincera, vera e ricca d'amore.
Chiediamo a Dio di darci occhi capaci di vedere i bisogni del prossimo, delle
orecchie che sappiano ascoltare, delle mani che sappiano aiutare e dei piedi
che sappiano andare verso coloro che hanno bisogno. Come famiglia vogliamo
avere una vita utile al servizio del nostro Dio che ci ama e che amiamo a
nostra volta.
"Donne cristiane nel Web" ringrazia Michel e Serenella per questa interessante intervista.