Da un'indagine della Doxa 2001, per l'Osservatorio permanente sui giovani e l'alcool e pubblicato in questi giorni su un settimanale,  risulta che durante questa estate oltre al cellulare, la sigaretta, i piercing in ogni parte del corpo, i nostri ragazzi hanno una nuova moda, un vero status symbol: ubriacarsi, sballarsi in un bicchiere di birra, vino, superalcolici, aperitivi, drink a seconda del proprio gruppo giovanile di appartenenza. 

Pensate che i giovani italiani (15 - 24 anni) che consumano abitualmente superalcolici sono aumentati di ben 16 volte!
Ma perché bevono? Indubbiamente per sentirsi sicuri tra gli amici, per iniziare una serata che finirà con l'ecstasy, per avere il coraggio di correre con l'auto, provare nuove sensazioni etc.

Purtroppo però droghe ed alcool modificano l'aspetto conoscitivo delle emozioni. Gli adolescenti che diventano dipendenti non sono più in grado di codificare ed interpretare la propria emotività. Non distinguono più tra la rabbia ed il dolore e vanno in crisi se si altera minimamente il loro stato di quiete. L'adolescente che vive le proprie esperienze sotto l'euforia dell'alcool o della droga, crescendo rivelerà una sconcertante immaturità. 

 

Una volta bevuto, in soli 5 minuti l'alcool passa nel sangue ed inizia a produrre i suoi effetti. Perché rappresenti un rischio l'alcool assunto non deve superare il valore massimo (limite consentito anche per la guida in auto) pari allo 0.50 per mille, ossia 50 mg di alcool per decilitro di sangue. Dopodiché i riflessi risultano meno pronti, la capacità di percepire viene attenuata ed anche il coordinamento psicomotorio.

 

Se penso un attimo alla pubblicità che viene proposta quotidianamente in Tv agli adolescenti mi viene in mente un ragazzo campione in vetta alle classifiche del motomondiale, idolo dei teenager,  sorridente dietro al suo casco pieno di bottiglie di birra. Che dire poi del leader dei Lunàpop che tracanna di gusto insieme agli amici nei locali di Riccione circondato da ragazzi con in mano vere bombe alcoliche... ?

 



Cosa dice la Bibbia? 

... Purtroppo queste mode, questi costumi possono entrare anche nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nei gruppi giovani delle nostre chiese locali. Magari non in modo eclatante.
Pensiamo al racconto delle 2 figlie di Lot (Genesi 19): i costumi di Sodoma, la città in cui avevano vissuto per diversi anni, sono diventati il loro modo di pensare e di comportarsi, fino ad utilizzare il vino per avere rapporti incestuosi con il loro padre.
Dobbiamo stare molto attenti a tutto ciò che vedono i nostri occhi ed odono le nostre orecchie intorno a noi. Dobbiamo vegliare sulla vita quotidiana dei nostri adolescenti. Dobbiamo fornire basi sicure su cui fondare la propria identità: questa è una delle nostre fondamentali responsabilità  verso le nuove generazioni.

"Vi metterete dunque nel cuore

e nell'anima queste mie parole; 
ve le legherete alla mano come un segno e 
ve le metterete sulla fronte in mezzo agli occhi; 
le insegnerete ai vostri figli, 
parlandone quando te ne starai seduto in casa tua, 
quando sarai in viaggio, 
quando ti coricherai 
e quando ti alzerai..." 

(Deuteronomio 11:18 - 19) 

 

 

Nella Parola di Dio troviamo equilibrio nell'uso dell'alcool. 
Non viene vietato se non per i sacerdoti quando dovevano entrare nella Tenda di convegno, nel Tabernacolo (Levitico 10:9) e per coloro che avevano deciso di compiere un voto speciale al Signore, ossia durante tutto il tempo del voto di nazireato (Numeri 6:1 - 20). Dopodiché potevano nuovamente bere il vino.

Tra le offerte da portare al Signore, nell'Antico Testamento, vi era anche il vino, come offerta di odor soave all'Eterno (Numeri 15:7). E tra le benedizioni date da Dio al Suo popolo vi è accanto alla raccolta del grano e all'olio anche il vino (Deut. 11:14, 20:6). 
Nel Nuovo Testamento Gesù stesso, a Cana, fa il suo primo miracolo cambiando l'acqua in vino mentre è ospite ad un matrimonio (Giovanni 2).

Gesù istituendo poi la Santa Cena, in ricordo della Sua morte fino al giorno del Suo ritorno usa un calice con il vino, quale simbolo del Suo sangue versato per chi crede in Lui.
Per quel che riguarda l'uso quotidiano del vino, l'apostolo Paolo invita Timoteo a berne (1 Timoteo 5:23) a causa della sua salute.

 

Guai a quelli che la mattina si alzano presto

per correre dietro alle bevande alcoliche e fanno tardi la sera,
finché il vino li infiammi!

Isaia 5:11

Il vino è schernitore,
la bevanda alcolica è turbolenta,
chiunque se ne lascia sopraffare non è saggio.

Proverbi 20:1

Non essere di quelli che sono bevitori di vino...
perché l'ubriacone e il goloso impoveriranno
e i dormiglioni andranno vestiti di cenci.

Proverbi 23:20-21

Non si addice ai re, Lemuel,

non si addice ai re bere del vino,
né ai prìncipi desiderare bevande alcoliche:
che a volte, dopo aver bevuto,
non dimentichino la legge e
calpestino così i diritti di tutti i deboli

Proverbi 31:4-5

Non ubriacatevi!

Il vino porta alla dissolutezza.
Ma siate ricolmi di Spirito,

Efesini 5:18

Sara


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