"Chi ha molti amici può esserne sopraffatto,
ma c'è un amico che è
più affezionato di un fratello."
Proverbi 18:24
L'amicizia con la A maiuscola
I social stanno trasformando il concetto di amicizia. Possono fare
credere che sia possibile stare al passo con centinaia di amici, tutti
allo stesso modo. Possono creare frustrazione se "gli amici" virtuali
dimenticano di fare gli auguri del nostro compleanno e possono farci
illudere che il loro affetto sia tutto in un like. Sembra poi
cadere il mondo quando un'amica decide di "eliminarci" dai suoi
contatti, senza se e senza ma, con un sapore punitivo.
Siamo anche tentate di chiamare amica chi incontriamo sporadicamente.
L'amicizia è molto di più.
Il segreto delle relazioni significative va oltre al numero di amici su
FB, di una pizzata o dalla ricerca incessante di amiche. Il segreto
principale sta nell'essere
amiche.
Non possiamo lamentarci di non avere amiche, se non
siamo amiche.
Molti sono alla ricerca di amici che li aiutino, soddisfino le loro
esigenze, i loro bisogni, ascoltino i loro problemi, facciano loro
compagnia e siano comprensivi. Mi pare un concetto egoistico
dell'amicizia. L'amicizia assomiglia ad un conto in banca: non puoi
ricevere nulla se non depositi nulla!
L'amicizia non pretende.
Al tempo stesso non ci è possibile avere amicizie strette con tutti,
come vorremmo. Siamo in un mondo imperfetto e limitato. Noi siamo
limitate. Non abbiamo le capacità di avere relazioni significative con
centinaia di persone.
Anche Gesù accettò questo limite umano quando viveva sulla Terra. Ha
conosciuto e sfamato migliaia di persone, ne ha guarite centinaia, ha
addestrato 12 apostoli, ma ha avuto 3 discepoli (Pietro, Giacomo e
Giovanni) con i quali ha condiviso momenti più intimi e speciali (alla
trasfigurazione, alla risurrezione della figlia di Iairo, nel Getzemani...).
L'autore dei Proverbi insegna saggiamente che un uomo (o una donna) può
essere sopraffatto dai propri amici.
Il termine esatto è "essere fatto a pezzi".
L'amicizia può diventare un'esperienza devastante, alle volte. La
rottura di alcune amicizie può ferire irrimediabilmente il cuore ed
essere percepita come un tradimento profondo e una disillusione da cui è
difficile riprendersi. La perdita di un'amica in seguito alla morte o
alla distanza può essere molto pesante.
Eppure, esiste un'amicizia che non ha limiti.
Gesù è l'amico che è più affezionato di un fratello.
“Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi
amici.
Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi
chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore;
ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che
ho udite dal Padre mio.”
(Giovanni 15:13-15)
Gesù è l'amico fedele. È l'amico per eccellenza. Lo riconoscevano anche
i suoi nemici quando lo definivano
"amico dei pubblicani e dei peccatori."
(Matteo 11:19)
"Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione,
l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?"
(Romani 8:35)
C'è inevitabilmente un limite nelle relazioni e nelle amicizie umane.
L'amicizia umana non ci mette al riparo dalla devastazione del cuore.
In quanto Dio, perfetto e illimitato nella sua fedeltà, Cristo sta
sempre con noi.
"Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente"
(Matteo
28:20)
Non sottovalutare l'amicizia del tuo Salvatore e Signore.
Non perderti nella malinconia del cuore spezzato, ma racconta al tuo
Amico fedele ciò che ti turba. Poi, lodalo per il suo Amore, per la
Pazienza, per le sue parole di consolazione e ricerca sempre di più
l'intimità con lui.
Sara -
sara@donnecristianenelweb.it
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